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Analisi dello scenario mondiale del mercato e del prezzo dell acciaio
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Pubblicato il 26/05/2021

Il prezzo dell’acciaio (e anche di altre materie prime) ha avuto un’impennata già nei primi mesi del 2021. Cosa sta succedendo all’interno del mercato dell’acciaio? E di quello della plastica? E quello del legno? Potremmo continuare con molti altri esempi riguardanti altre materie prime. Perché questa è la domanda che il mondo intero si sta ponendo e per la quale le risposte sono difficili da ricavare.

Sicuramente il periodo storico non aiuta e la sfiducia generale, che si era creata prima dell’arrivo dei vaccini, poteva far pensare ad una ripresa “post vaccinazioni”, ma qualcosa sta continuando a non funzionare. I prezzi delle materie prime, tutte quelle sopra citate, stanno aumentando giornalmente e la reperibilità dei materiali è centellinata dai distributori. Ma perché? Ci piacerebbe avere la sfera di cristallo per poter rispondere a questa domanda, ma le cause sono davvero troppe per trovare la risposta corretta.

Quello che vorremmo fare, almeno per quanto ci è possibile, è cercare di comprendere alcune cause che hanno portato ad un aumento del prezzo dell’acciaio. Infatti, è notizia ormai consolidata che il prezzo dell’acciaio è in costante aumento, da fine 2020. La fluttuazione del prezzo della materia prima non è un evento sconosciuto all’interno del nostro settore, ma, così come sta accadendo ora, è un evento unico, mai accaduto prima. Nell’ultimo anno abbiamo assistito ad un aumento del prezzo di acquisto del 170% e le previsioni non fanno sperare in una diminuzione: il costo dell’acciaio pare sia destinato, quantomeno, a non scendere.

Come si può vedere dal grafico, che rappresenta l’andamento del prezzo della materia prima in un dato periodo, il prezzo sta crescendo di giorno in giorno e non accenna minimamente ad un’inversione di tendenza. (fonte London Metal Exchange - https://www.lme.com/Metals/Ferrous/HRC-FOB-China#tabIndex=2)

Come dicevamo, capire l’attuale situazione di crescita dei prezzi non è semplice. Ci sono vari fattori, di diversa natura, che hanno portato a questo, che proveremo a riassumere ora, ma non sono gli unici motivi.

Innanzitutto, partiamo facendo un paio di considerazioni: il fabbisogno Europeo non è coperto dalla produzione interna e siamo costretti a importare coils di acciaio da altri Paesi; esistono però dei limiti per le importazioni, imposti dalla Commissione Europea, oltre i quali sono stati istituiti dei doganali nella misura del 25%. L’altra considerazione è che il primo produttore di acciaio al mondo è la Cina, seguita dall’India. (Fonte World Steel Association - https://www.worldsteel.org/steel-by-topic/statistics/steel-data-viewer_new/P1_crude_steel_total_pub/CHN/IND)

Argomento caldo in Cina, in questo momento, è il tema dell’inquinamento. Il governo cinese Sta attuando politiche per ridurre la produzione di acciaio da parte degli impianti più inquinanti e sta spingendo per aumentare l’importazione dell’acciaio da altri Paesi. Queste azioni legate a poltiche ambientali stanno portando ad un aumento del prezzo a livelli massimi dei coils laminati a caldo.

Inoltre, il Ministro delle Finanze cinese ha annunciato che diversi tipi di prodotti siderurgici non beneficiano più dello sconto all’esportazione del 13% (IVA cinese) a partire dal 1° maggio 2021.

In India, secondo produttore di acciaio al mondo, stanno facendo i conti con la “variante indiana” del Covid-19, che in questo momento ha raggiunto livelli di difficile gestione dal Paese e questo comporterà un rallentamento nella produzione e ritardi nelle date di consegna.

Come visto, la situazione è molto complessa e non è circoscritta alle motivazioni presentate. Ciò che resta assodato è che tale situazione è motivo di grande confusione su scala mondiale, con pesanti ricadute su tutti i settori collegati al mondd dell’acciaio come edilizia e automotive, per citarne due.

Oltre all’instabilità del prezzo di acquisto c’è il problema legato alla difficile reperibilità e al conseguente allungamento delle tempistiche di approvvigionamento. Se fino a qualche mese fa l’approvvigionamento del materiale era di qualche giorno, ora parliamo di qualche settimana.

Anche la gestione sta diventando sempre più difficoltosa: il prezzo della materia prima cambia di ora in ora e la data di ricevimento della merce non è certa, cosa che potrebbe non rispettare a pieno le richieste dei nostri clienti, rendendo più difficili i rapporti commerciali a tutti i livelli.

L’attuale situazione di aumento dei prezzi della materia prima, unita alla scarsa reperibilità dello stesso e alla crescente domanda, mettono tutti gli operatori del settore in grave difficoltà. Le domande, provocatorie, che ci poniamo ora sono: quale sarà lo sviluppo di questa situazione? A cosa porterà?

Le risposte a tali interrogativi arriveranno, probabilmente, col tempo mentre tra gli industriali e nel mondo siderurgico ci si auspica un intervento incisivo dei governi, con la riforma e l’applicazione di nuove politiche relative all’intero settore produttivo per migliorare la situazione.

 

 

26 maggio 2021

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